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Associazione Stefano Cocchi
Stefano Cocchi, 15 anni, è morto il 30
luglio 1977, in una piscina di un Club a Prato per non aver avuto
la necessaria e tempestiva assistenza di soccorso.
A
10 mesi dall'evento, e cioè nel maggio del 1978, il padre Giuseppe,
assieme ad altri volenterosi amici, ha dato vita all' Associazione,
sia per onorare la memoria del figlio, ma anche perchè simili
inutili tragedie non abbiano a ripetersi.
L'Associazione conta oggi più di 250 Soci, tra i quali esperti
di medicina del nuoto, subacquea e iperbarica, tecnici, istruttori,
avvocati, magistrati, educatori, giornalisti, amministratori pubblici.
La tassa d'iscrizione e quota "una tantum" è
di 0,52 Euro.
L' Associazione è aperta a tutti coloro che abbiano un qualsiasi
interesse verso la problematica del rapporto uomo-acqua, specialmente
per quanto riguarda la sicurezza.
La sede dell'Associazione è a Prato - Casella Postale
424 - CAP 59100 - Telefono 0574.24198 - 0574.621251
- 335.6217876
Dallo Statuto
"Art. 1 - Scopo dell'Associazione è la promozione di
ogni attività diretta a far conoscere e migliorare l'educazione,
la sicurezza e la salvaguardia dell'uomo in acqua nonché a
studiare ed approfondire tutti i problemi inerenti alla vita umana
nell'acqua sotto il profilo sportivo, sanitario, tecnico-scientifico,
giuridico, ecc. ed a prendere tutte le iniziative conseguenti.
Art. 2 - L' Associazione non ha finalità di lucro e tutti i
proventi che le perverranno, sia sotto forma di quote sociali, sia
attraverso altri conferimenti, saranno utilizzati per realizzare lo
scopo sociale".
I morti in acqua ogni anno in Italia sono molte centinaia
(4,5-5 circa per 100.000 abitanti) dovuti a qualsiasi tipo di incidente,
di cui moltissimi in apnea e nelle piscine pubbliche e private; una
statistica americana pone al primo posto, come rischio, la presenza
dell'uomo in acqua, ancor più della strada, tenendo beninteso
presente i tempi di relativa permanenza; pochi minuti in acqua, moltissime
ore in macchina.
Una grandissima percentuale di queste assurde "morti azzurre"
(quasi tutti giovani) potrebbe essere risparmiata, sia conoscendo
meglio le regole di prudenza, sia quelle di un tempestivo pronto soccorso
e rianimazione.
Le pagine di questo sito hanno lo scopo di illustrare quali sono i
reali pericoli e le situazioni da evitare, quali le modificazioni
fisiologiche e idrodinamiche di un corpo immerso, quali le più
efficaci metodiche di rianimazione che tutti devono conoscere.
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